Patrimonio


Il patrimonio documentario della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, destinato a supportare la ricerca nel campo dell'archeologia del bacino del Mediterraneo, dalla preistoria al medioevo, e della storia dell'arte occidentale, è attualmente valutabile intorno ai 380.000 volumi (in gran parte collocati nella sede di Palazzo Venezia e nella sede del Salone della Crociera al Collegio Romano) , 3.500 testate di periodici, 20.700 unità di materiale grafico (incisioni, disegni, fotografie), circa 2000 manifesti teatrali, 66.000 microfiches 400 cd-rom. Tra i volumi si contano incunaboli, cinquecentine e seicentine, collocati nella Sezione Rari; la Biblioteca possiede inoltre circa 1.600 opere manoscritte e fondi archivistici la cui consistenza supera le 100.000 carte.

A partire dal nucleo originario delle raccolte, corrispondente alla Biblioteca della Direzione delle Antichità e Belle Arti, sono state individuate nel tempo delle linee di forza secondo le quali si sono sviluppate in modo sistematico le collezioni. Hanno preso così consistenza, secondo criteri di coerenza tematica e bibliografica: 

  • nel campo dell'archeologia, le sezioni contenenti bibliografie e repertori specializzati, monografie di arte antica, atti di convegno, relazioni di campagne di scavo e missioni archeologiche, guide archeologiche, etruscologia, topografia, epigrafia, numismatica. Accanto ai suddetti più pertinenti ambiti disciplinari, sono sorte sezioni di supporto a tali studi nei settori della storia antica, della storia delle religioni, della mitologia, delle fonti letterarie; 
  • nel campo della storia dell'arte, le sezioni contenenti bibliografie e studi, critica d'arte, monografie su artisti e monumenti, guide, fonti e trattati (XVI-XIX sec.) arti decorative, grafica, cataloghi di mostra (opere relative a esposizioni tenutesi in Italia e nel mondo dall'ottocento ad oggi) , cataloghi di collezioni di musei italiani e stranieri, cataloghi di vendita, atti di convegno.

Accanto a queste raccolte svolge un ruolo fondamentale per gli studi in questo settore la Sezione romana, che contiene una vastissima documentazione sull'archeologia e lo sviluppo delle arti a Roma dalle origini ad oggi.

Da segnalare inoltre le preziose raccolte di libri di viaggio e di guide di città italiane e straniere, entrambe ricche di edizioni dei secoli XVI-XIX.

Tra gli ambiti disciplinari di cui la Biblioteca ha cercato di documentare il recente sviluppo degli studi si segnalano: restauro (storia e tecnica), storia del collezionismo, iconologia, museologia, archeologia subacquea, archeologia delle province romane, archeologia medievale, archeologia industriale, storia del disegno industriale, storia e architettura dei giardini.

Per colmare lacune verificatesi in passato e su sollecitazione dell'utenza hanno preso recentemente maggiore consistenza le raccolte relative alla storia dell'architettura, dell'urbanistica e della fotografia.

Allo scopo di ovviare alla mancanza di una fototeca interna alla Biblioteca, ha preso corpo nell'ultimo decennio anche un nucleo molto consistente di archivi fotografici pubblicati in microfiche.

Una parte cospicua del patrimonio librario della Biblioteca (circa 100.000 volumi), per lo più conservata nei locali della Crociera, è costituita da fondi chiusi, di varia entità e specializzazione, pervenuti nel tempo attraverso lasciti e donazioni di studiosi e collezionisti o costituiti dalla Biblioteca: Fondo Pagliara, Fondo Ruffo, Fondo Castellani, Fondo Vessella, Fondo DusmetDono Rossi, Dono Rusconi, Dono Ricci, Dono Monneret, Dono Giglioli , Dono Venturoli , Dono Belli Barsali, Dono Sestieri, Sezione musicale, Sezione teatrale.

Il Fondo Lanciani (incisioni, disegni e manoscritti), conservato nella sala omonima al V piano della Biblioteca, costituisce uno strumento fondamentale per lo studio dell'archeologia e della topografia romana.

Il Fondo Kanzler, collezione di manifesti e locandine teatrali di rappresentazioni romane dalla fine del XVIII all'inizio del XX secolo, costituisce un piccolo gioiello per la sua specificità.

La Biblioteca incrementa il suo patrimonio per acquisto e per dono o cambio.